Anna Pozzi

Come iniziare a fare pratica nel copywriting: 7 metodi che funzionano (anche se sei a zero)

Vorresti iniziare a lavorare con il copywriting ma non sai come? Bene, accomodati… la fila è da quella parte! Scherzi a parte, ci sono tanti motivi per cui potresti trovare difficile capire come iniziare.

Magari sei giovane o molto giovane (anche minorenne) e ti chiedi quali siano i passi giusti da fare per iniziare a “scaldare il motore” prima ancora di aver terminato gli studi.

O magari, invece, ritieni di avere una buona base di competenze teoriche ma hai bisogno di mettere le mani sulla tastiera, perché nulla sostituisce la pratica

Già, partiamo da qui: nulla sostituisce la pratica, questo è un punto fermo. Ma forse non sai che puoi fare pratica anche senza clienti e senza dover chiedere il permesso a nessuno. Non ci credi? Seguimi in questo articolo e scoprilo in prima persona.

copywriting come iniziare a fare pratica

Perché fare pratica invece che seguire un corso di formazione?

Se stai pensando che in questo articolo ti spiegherò come diventare un copywriter partendo da zero e senza nessun corso di formazione… beh, hai preso un granchio. Un granchio che ti tira una bella pinzata.

Ricevo tantissime email da persone che mi chiedono “come posso fare per iniziare subito?”, o ancora “cosa mi consigli per fare un po’ di pratica intanto che metto da parte i soldi per la formazione?”.

Ecco, sono due posizioni molto diverse. Se parti da zero, ovvero non sai assolutamente nulla di cosa sia il copywriting e, in generale, di come e cosa scrive oggi un copywriter, non potrai evitare il passaggio obbligato della formazione.

Il mercato è (finalmente) diventato più esigente anche in Italia: dico finalmente perché le aziende iniziano a riconoscere l’importanza e la specificità della figura del copywriter, e questo non può che essere un bene per noi.

Va da sé che, quindi, le barriere all’ingresso iniziano ad alzarsi: copywriter non ci si può improvvisare dopo qualche settimana di esercizi pratici. Però la pratica fa fare passi da gigante.

E quindi, se sei seriamente intenzionato a imboccare la strada del copywriting, iniziare a “metterci le mani” ancor prima di iscriverti a un corso di formazione, non può che essere una splendida idea. Quindi bando alle ciance: ecco 8 idee da testare a partire da oggi!

1. Parti da qui: copia a mano i copy dei più grandi

Lo sai che Hunter S. Thompson, autore del libro “Paura e disgusto a Las Vegas” dal quale è stato tratto il quasi omonimo film con Johnny Depp, copiò a mano più volte “Il Grande Gatsby” nel tentativo di assorbirne anche solo in parte la grandiosità?

Beh, Thompson non era un pazzo. Copiare a mano “pezzi” di grandi autori ti permette davvero di assorbirne, in parte, lo stile e la struttura. Copiando ti rendi conto di come hanno costruito frasi e titoli, usato parole e dettagli… insomma, tutto.

Anche il famoso copywriter americano Gary Halbert, nel suo altrettanto famoso “The Boron Letters” (che ti consiglio di leggere e poi… copiare! Qui invece trovi altri libri sul copywriting) consiglia la pratica della copiatura a mano. Perché? Te lo faccio spiegare direttamente da lui:

“Quello che succede quando ricopi un buon copy con la tua calligrafia è che le parole, il flusso, la struttura delle frasi, la sequenza delle informazioni e tutto il resto relativo alla scrittura di quel copy diventano parte di te.”

Lo stesso Halbert consiglia al figlio Bond di eseguire questo esercizio per 4 o 5 mesi, ma di farlo solo con i copy migliori (alcuni dei quali, glieli consiglia lui stesso: se ti interessa leggere questo passaggio, lo trovi al capitolo 17).

Personalmente non posso fare altro che girarti il suo consiglio così come l’ho letto: è una pratica molto utile, che richiede un po’ di disciplina e costanza, ma che può portare ottimi frutti. 

Se vuoi entrare nei meccanismi del miglior copywriting, assicurati di copiare solo materiale di qualità. Dove trovarlo? Segui il tuo istinto e i tuoi interessi, ma aiutati anche con questo maxi swipe file online, all’interno del quale puoi filtrare per settore e tipologia.

libro copywriting Gary Halbert
La mia copia (un po’ consunta) di The Boron Letters

Cos’è uno swipe file e perché dovresti averne uno

Uno swipe file altro non è che una raccolta di esempi di copywriting che ritieni particolarmente meritevoli. Ogni copywriter dovrebbe avere il suo personale swipe file, all’interno del quale archiviare tutti i copy che hanno suscitato in lui/lei il pensiero “wow, questo avrei voluto scriverlo io!”

Perché? Semplice:

  • Per studiare e imparare (vedi esercizio 1)
  • Per farsi ispirare ed evitare il blocco dello scrittore
  • Per farsi venire ottime idee quando si approccia un tipo di copy con cui non si ha ancora molta confidenza

2. Secondo esercizio: crea infinite varianti di un titolo

Va bene, magari non saranno infinite… però saranno numerose! E questo non può che aiutarti a imparare a scrivere ottimi ganci, ovvero titoli (o anche headline).

Credo che sull’importanza di saper scrivere titoli che agganciano non sia necessario soffermarsi troppo. Però ti voglio far riflettere su un fatto secondo me cruciale per comprendere le sfide del copywriting odierno.

Oggi ci troviamo a scrivere quasi sempre per il mondo digital, ovvero siti web, email, social media. Ecco, i social media: la velocità con cui le persone scrollano il feed è impressionante. Ci troviamo di fronte alla vitale necessità di agganciarle in fretta, in frettissima e carpire la loro attenzione.

Non è facile, te lo assicuro. Lo stesso dicasi per i siti web: le persone ci mettono pochi secondi a “rimbalzare” e tornare ai risultati di ricerca di Google, se ciò che vedono (e leggono) non cattura subito la loro attenzione.

Quindi, per imparare a scrivere headline potenti, fai questo semplice esercizio:

  1. Trova un gancio, una headline o un titolo che ti stuzzica
  2. Prova a migliorarlo, riscrivendolo
  3. Riscrivilo molte altre volte modificando un elemento alla volta (il target, l’offerta ecc.)

Dove trovare ganci da riscrivere? È piuttosto semplice: apri ad esempio Instagram e leggi la prima frase sotto alla foto o al video di ogni post sponsorizzato che ti appare nel tuo feed. Quello è il “gancio”.

Dopodiché prova a fare meglio, o anche solo qualcosa di diverso. Fidati, è un buon modo per mettere alle corde la tua mente creativa!

gancio pubblicitario copywriting
Cosa sarebbe il copywriting senza buoni “ganci”?

3. Questo esercizio ti metterà in difficoltà: fatti criticare (anche duramente)

La pratica ha un senso limitato se ciò che scriviamo rimane tra le pagine del nostro blocco appunti… o, ancora peggio, finisce appallottolato nel cestino della carta (o in quello virtuale sul desktop).

Eh sì, ciò che temi è vero: per migliorare nel copywriting devi farti fare a pezzi ciò che scrivi. Lo so, non è piacevole. Inizialmente, poi ci si abitua. 

Ma ti assicuro che l’occhio critico di qualcun altro può aiutarti a crescere molto, molto velocemente. È stato così per me e oggi è così per tutte le persone che studiano con me in Copy School.

Alcuni studenti ricevono i miei commenti, feedback e correzioni direttamente nei file che condividono con me. Una volta al mese, poi, tutti insieme analizziamo i copy che abbiamo prodotto e lo facciamo… senza pietà!

Sapere cosa colpisce, del tuo copy, in che parti il messaggio è chiaro ed efficace e in quali, al contrario, non lo è affatto è davvero vitale. L’occhio esterno fa miracoli.

Come procurarti un occhio esterno? Io ti consiglio di partire da ciò che hai attorno: amici, colleghi, parenti. Poi, in un secondo momento, vai alla ricerca di pareri più professionali: potresti chiedere il favore a un aspirante copywriter come te, con cui magari ti sarai collegato su Linkedin.

I “miei” ragazzi, all’interno di Copy School, si confrontano spesso e volentieri sia dentro sia fuori dai canali che usiamo come community: la forza del gruppo è anche questa, trovare tuoi simili con cui aiutarsi a vicenda durante il percorso.

banner copy school

4. Imposta il timer: è ora di scrivere il più velocemente possibile

Blocco dello scrittore, terrore della pagina bianca, necessità di usare ChatGPT per la creazione di bozze e prime versioni… vuoi evitare tutto questo? Ma soprattutto, vuoi imparare a pensare come un copywriter?

Allora costringiti a farlo, una volta ogni tanto. Mettiti spalle al muro, sforzati di tirare fuori una buona idea per un copy nel giro di una manciata di minuti. Funziona, te lo assicuro! 

Quando sei alle strette e non puoi rimandare a un momento in cui sarai più ispirato, sei costretto a far girare gli ingranaggi in testa. Allora magari parti da una versione brutta, ma proprio brutta… ma ti accorgi della sua bruttezza e capisci come migliorarla.

Lì avviene la crescita. Nel momento in cui decidi di non scappare, non rimandare, ma al contrario affrontare il “problema” e risolverlo seduta stante. Perché il copywriting è proprio questo: un lavoro di problem solving continuo, in cui devi cercare il mezzo migliore per raggiungere un fine.

Questo esercizio funziona, paradossalmente, soprattutto quando ti senti poco ispirato. Ti aiuta a non far conto sull’ispirazione, che va e viene, ma a strutturare un modo di procedere ragionato. 

Proprio settimana scorso ho affrontato uno dei miei “mostri” personali: mi sono obbligata a scrivere la newsletter quindicinale, Target:copy, in meno di tre ore (non sei iscritto? Rimedia qui). 

Credimi, a volte è un lavoro che trascino per un paio di giorni almeno, dilatandolo nel tempo. Mi ero quasi convinta di non essere in grado di metterci di meno. Così mi sono stretta nell’angolo, e mi ha fatto un gran bene. 

Ho imparato due o tre cose nuove su come scrivere una buona newsletter che non avrei imparato se mi fossi concessa di “aspettare l’ispirazione”. Provaci anche tu: inventa una deadline super stringente e rispettala. Vedrai che cambiamento.

5. Un “trucco” per imparare dai migliori (e dai peggiori): insinuati nei loro funnel di email marketing

Questo è un non-esercizio che personalmente mi ha fatto crescere enormemente. È come potersi iscrivere a un corso di formazione che non finisce mai, viene sempre aggiornato ed è… totalmente gratuito!

Troppo bello per essere vero? Nient’affatto. Siano sempre benedetti i funnel di marketing. Se non sai cosa sono, te lo spiego in due parole: sono i percorsi che gli utenti compiono prima di diventare clienti di un’azienda. 

Del tipo che vedi un annuncio mentre scrolli il tuo social preferito, fai tap, finisci su una landing page e per ottenere una risorsa gratuita lasci il tuo indirizzo email. Da quel momento inizi a ricevere email dall’azienda, email magari molto emotive e che nel migliore dei casi ti porteranno a diventare cliente.

Ecco, rileggi il paragrafo precedente e prendi nota di tutto ciò che ha a che fare con il copywriting:

  • L’ad sui social (copywriting allo stato puro)
  • La landing page (idem)
  • Le email che riceverai (idem con patate)
  • Tutti gli altri “luoghi” virtuali che il funnel può portarti a visitare (sito web dell’azienda, pagine prodotto, pagine di vendita…)

Capisci perché i funnel di email marketing sono una miniera d’oro per chi, come te, vuole iniziare a fare pratica? Perché ti permettono di venire a contatto con chili e chili di scrittura persuasiva, ovvero di copywriting.

E lì, se sai leggere tra le righe, impari. Puoi osservare come altri hanno risolto il “problema” di un annuncio pubblicitario che faccia stoppare lo scroll, di una landing page che persuada l’utente a lasciare l’indirizzo email, di una mail di benvenuto che faccia il suo “sporco” lavoro nella maniera corretta.

Troverai anche tanto materiale da riscrivere o da salvare nel tuo swipe file. Il mio consiglio, quindi, è di iscriverti a tanti funnel diversi e mettere il naso un po’ qua e un po’ là.

Se non vuoi intasare la tua casella di posta personale, puoi crearti un indirizzo email ad hoc da dedicare a quest’attività – quella casella di posta, con un po’ di cura, può diventare lei stessa un prezioso swipe file.

6. Caro diario, ti scrivo. Funziona anche questo

Parliamo di journaling, un altro ottimo esercizio che puoi fare per impratichirti come copywriter. E se pensi che io ti stia consigliando di tenere un diario personale a cui rivelare i tuoi segreti più intimi… Mmm, non c’hai preso.

Il journaling è tutt’altra cosa, ma in questa sede non affronteremo il tema dei suoi numerosi benefici a livello mentale e psicologico. A noi il journaling interessa perché può essere trasformato in un esercizio da “duri e puri”!

Se infatti ti poni l’obiettivo di scrivere ogni giorno un certo numero di parole, e ti fai contagiare dall’idea di farlo per almeno una trentina di giorni, potrai vedere tu stesso quanto la tua scrittura migliorerà.

Non è strettamente copywriting, ma non cadere in un banalissimo errore: scrivere dannatamente bene è la base del copywriting. Quindi ci serve saperlo fare. Ci serve fare amicizia con la scrittura, se vogliamo vivere e guadagnare grazie al copy.

E quale modo migliore di farlo se non scrivendo un poco, tutti i giorni? Ecco, non c’è miglior modo, voglio dirtelo. L’importante però è essere abitudinari, coerenti e pazienti. Perché anche in questo caso all’inizio magari farai schifo.

O il journaling ti farà schifo. Lo prenderai come un maledetto obbligo che ti sta sulle scatole. Ma abbi fiducia: continua a scrivere, sii diligente, raccoglierai i tuoi frutti.

C’è anche un’app che fa proprio al caso tuo: si chiama 750 words e hai già capito cosa ti sprona a fare. Scrivere 750 parole. Ogni. Santo. Giorno. L’equivalente di 3 pagine. Oppure c’è Journey, una web app (e app) molto carina.

Sono sicura che hai compreso il concetto: prendi un impegno e scrivi ogni giorno. Migliorerai molto.

7. Ultimo ma non ultimo: un progetto personale tutto da scrivere

Confesso, ho messo questo esercizio per ultimo perché è quello per me più importante, quello che ritengo abbia i maggiori effetti benefici su chi vuole iniziare a fare pratica come copywriter.

Già perché dar vita a un progetto tutto tuo – un blog, un sito web, una newsletter, un canale YouTube, un profilo social… devo continuare? – ti costringe a rimboccarti le maniche e a fare i conti con la realtà.

Ma soprattutto, a imparare tantissime cose che ti torneranno utili negli anni. Anche se il progetto è un flop, o forse proprio perché magari è un flop. Non c’è esercizio paragonabile a quello di doversi spremere le meningi per capire come fare una data cosa.

E poi tutte le idee che ti ho messo qui sopra ti costringono a scrivere, a stare a precise regole, a essere persuasivo, insomma… a essere copywriter. Anche qui sarò onesta: magari all’inizio sarai meno che mediocre. Ma non ti deve importare.

Se non ti permetterai mai di essere meno che mediocre, l’eccellenza non la vedrai mai. Questo è il segreto-non-segreto. Tutto qua.

Ti stai chiedendo se ho dei consigli per te che vuoi iniziare a dar vita a un progetto personale? Di più, ho tre risorse gratuite:

Ora non hai più scuse. Scalda i muscoli delle mani e inizia scrivere!

Sono certa che tra queste 7 idee ne troverai almeno una che ti ispira, che ti sembra valida, che ti fa venire voglia di rompere gli indugi e partire.

Credimi, troppo spesso rispondo a email di persone che vorrebbero tanto iniziare a studiare copywriting… ma si sentono troppo insicure per farlo. Lasciano che la loro mente cada preda di dubbi che sembrano troppo grandi per essere risolti. E rimangono ferme dove sono.

Ecco, forse per avvicinarsi al sogno di diventare un copywriter freelance bastava iniziare a fare un po’ di pratica, prendere confidenza con la pagina bianca, scoprire che il mondo del copywriting è sfaccettato e articolato ma non inaccessibile e complicato. Ora tocca a te.

Quale esercizio ti ha ispirato di più? Fammi sapere nei commenti da quale partirai o suggerisci alla community un altro esercizio che conosci e hai trovato utile!

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Anna Pozzi

Copywriter e content strategist con un passato da giornalista, oggi si realizza nel formare chiunque desideri lavorare con il copywriting e trasformare la passione per la scrittura in una professione.

Quando non fa ciò, è impegnata ad aiutare le aziende migliori a far esplodere la loro comunicazione.

Nei momenti in cui non ha le mani sulla tastiera o una penna in mano, o è immersa nella natura o sta viaggiando (nei casi più fortunati, tutt'e due).

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