Anna Pozzi

Crescere come copywriter freelance e non preoccuparsi più dei clienti: ti spiego come ho fatto

Come sono riuscita a passare da uno sfigatissimo COCOPRO di 13 mesi con una casa editrice a guadagnarmi da vivere facendo esclusivamente quello che mi piace fare, ovvero la copywriter freelance?

È stato un lungo viaggio, non te lo nascondo, ma più che altro per colpa di svariati errori dettati dall’inesperienza. Senza quegli errori, sarei arrivata prima alla fortunata posizione in cui sono adesso.

Già solo una decina di anni fa, il lavoro del copy freelance non era così conosciuto nel nostro Paese. Io stessa non ho iniziato “definendomi” in questa maniera. Oggi per certi versi è molto più facile: il mondo del digital è esploso, i lavori non mancano, il copywriter inizia a essere conosciuto e ricercato.

Ma se vuoi “scalare”, come si dice in gergo, ovvero se vuoi percorrere velocemente le tappe del percorso e arrivare a superare lo stipendio medio di un dipendente che fa il tuo stesso mestiere, qualche furbizia la devi mettere in campo.

Facciamo così: ti racconto come ho fatto io, ma in cambio ti chiedo di accettare con serenità il fatto che non esistono trucchi né segreti magici. Solo tanta strategia – che quando fatta bene, a suo modo magica lo è. Ci stai? Intanto che ci pensi io inizio a raccontare, altrimenti si fa lunga…

crescere come copywriter freelance

Copywriter freelance non si nasce. O forse sì?

Calma, calma… Non sto per partire con una paternale su talento e predestinazione. Però una piccola premessa va fatta, come sempre. Non è vero che non è richiesto nessun talento particolare per lavorare come copywriter freelance.

Studiando si arriva dappertutto, la determinazione si mangia il talento a colazione e la motivazione può muovere le montagne, però… c’è un piccolissimo però: la passione.

Per fare questo lavoro servono tonnellate di passione. Vuoi sapere per cosa?

  • Per la scrittura, in tutte le sue forme. Ti deve piacere esprimerti e comunicare
  • Per le persone e per il loro “funzionamento”
  • Per la psicologia e per le profondità della mente umana
  • Per la riflessione
  • Per tutto ciò ruota attorno al marketing

Ti assicuro, questi 5 punti sono strettamente interconnessi tra loro nell’universo del copywriting. E se stai storcendo il naso al termine “marketing”, perché marketing significa vendere e vendere significa manipolare se addirittura non truffare…

Alt! Strada sbagliata. Torna al via, come nel gioco dell’oca, e cerca di farti una sana idea di cosa sia il marketing.

Ora inizio a raccontarti la mia storia, ma la premessa era d’obbligo perché altrimenti ti mancherebbe la chiave di lettura della mia storia di copywriter freelance: la passione per la scrittura. Il copywriting freelance non è che una delle sue tante forme. 

Se non possiedi una sincera passione per le parole buttate giù su un foglio, per la loro accurata scelta e per un’altrettanto accurata riflessione continua sulla loro selezione… è difficile scalare. Ti mancherebbe il motore per la continua crescita.

Ma quindi devi mangiare libri di grammatica come un alter ego di Ufo Robot?

Non si tratta solo della grammatica. Per diventare un copywriter freelance di alto livello devi essere in grado di giocare con le parole, di piegarle a qualsiasi necessità e a qualsiasi contesto.

Hai presente le stelle mondiali del calcio, quelle che quando corrono in campo sembra che abbiano la palla attaccata al piede e si producono in evoluzioni inconcepibili con il pallone sempre incollato al piede?

Ecco: la genialità, la creatività e l’estro si esprimono quando hai completa padronanza dei tuoi mezzi. E questo vale anche per la scrittura. Se vuoi diventare un professionista della scrittura efficace e guadagnare scrivendo, devi per forza di cose saperti esprimere con grande naturalezza attraverso il canale della comunicazione scritta.

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Da dove sono partita per diventare copywriter freelance: ecco il mio punto zero

Correva l’anno 2006… eh già, sembra ieri ma ne sono passati di anni! La mia avventura nel mondo della scrittura è iniziata… scrivendo tantissimo. Ho iniziato nel giornalismo, poco prima di laurearmi, e per anni il mio lavoro quotidiano è stato quello di scrivere e fare ricerche. Fare ricerche e scrivere. A ciclo continuo.

Questa gavetta è stata importantissima, perché mi ha permesso di fare due delle attività che più ti fanno crescere nella scrittura:

  • Scrivere tante cose diverse
  • Leggere tante cose diverse scritte da altre persone

In qualsiasi redazione giornalistica questo è un esercizio continuo: leggi ciò che ha scritto Tizio per correggerlo, poi passi a quello che ha inviato Caio per “passarlo”, come si dice in gergo, ovvero per renderlo pronto per la pubblicazione.

Ecco, se devo pensare di darti un consiglio se parti da zero è proprio quello di fare quanta più pratica possibile all’inizio e fare in modo che questa pratica sia variegata. Ma non solo: fai leggere ciò che scrivi ad altre persone, cerca il confronto, cerca anche la critica, se costruttiva.

In Copy School lo facciamo regolarmente, tutti i mesi, con la challenge mensile: un’esercitazione con cui tutti si cimentano e che viene poi analizzata e corretta durante la coaching di gruppo insieme.

Ma non solo, gli studenti del percorso Plus ricevono le mie correzioni dettagliate su tutte le esercitazioni incluse nel programma del corso. Confronto, analisi e correzione ti fanno crescere come nient’altro.

È così per i miei studenti ed è stato così per me, a suo tempo: in pochi anni ho sviluppato una dimestichezza con la scrittura di cui raccolgo i frutti ancora oggi.

Il confronto: uno dei valori aggiunti più importanti di Copy School

Dalla carta stampata al digitale: un salto quantico? 

Quando ho fatto il grande salto dal giornalismo, dalla scrittura tradizionale alla scrittura online? Subito. Dal primo momento, vista la giovane età, mi erano stati affibbiati i siti online delle riviste per cui scrivevo. Ma non mi bastava…

Avevo fame di conoscere il mondo digitale, così mi ero procurata collaborazioni con blog e testate online. Ho imparato a conoscere e usare i CMS, ho preso dimestichezza con una scrittura concisa, diretta, essenziale.

E posso dirti che se il tuo pensiero fisso è “non ho dimestichezza col digitale, sarei tagliato fuori”, la cosa migliore che puoi fare è quella più controintuitiva: esci dalla tua zona di comfort e buttati nell’arena digitale. Anche se devi lasciare un lavoro dipendente per lavorare con la scrittura.

Primo passo: scrivere di tutto ed espandere le proprie competenze

Quindi, ricapitolando, come ho gettato le basi? Scrivendo. Di tutto, senza un briciolo di puzza sotto al naso. Durante quei primi anni in cui tenevo i piedi in due scarpe, il giornalismo e la scrittura online, ero affamata di esperienza.

Una fame che mi ha accompagnato anche in una fase successiva, quando sono rimasta a casa e ho dovuto inventarmi una carriera da freelance. L’editoria era in un periodo di forte crisi, volevo continuare a scrivere ma intuivo che il passaggio al digitale non poteva essere rimandato.

Così ho cominciato a cercare occasioni anche in quell’ambito e… ecco il primo lavoro di copywriting “puro”: una collaborazione con un’azienda che vendeva online lampade di design. Trovata attraverso un portale per annunci di lavoro per creativi, ovvero Lavori Creativi (che esiste ancora!).

Non è un lavoro di cui oggi vado fiera, ma all’epoca aveva tutto il sapore di un primo passo: era la mia emancipazione da un tipo di scrittura “tradizionale” e offline. E in effetti fu così.

Non è stato un periodo semplice il primo periodo da freelance, i canali per trovare clienti erano pochi, a differenza di adesso. Ma di collaborazione in collaborazione continuavo a farmi le ossa, approfittandone per imparare quante più cose possibili.

Ho scritto di tutto in quel periodo, ho fatto anche lavori che erano al di sotto del livello delle mie competenze. Ma mi sono stati utilissimi per imparare. Perché se vuoi arrivare ad avere un approccio strategico, devi conoscere molto bene la realtà in cui ti muovi: quale migliore occasione che crearla?

Non sono assolutamente contraria a fare pratica scrivendo schede prodotto, facendo proofreading ed editing di contenuti altrui, scrivendo contenuti per l’affiliate marketing, che possono certamente non essere interessanti né avvincenti ma ti educano riguardo a certi modi di scrivere. Vale tutto, per migliorare.

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Secondo passo: comprendere che il copywriter freelance il lavoro se lo va a cercare

Quindi, siamo arrivati al punto in cui ho iniziato a lavorare come freelance e a lavorare quasi esclusivamente per il digitale e con il copywriting. È stato facile muovere i primi passi come copy freelance? No, non molto. 

Inizialmente ho affrontato questa fase con difficoltà, non te lo nascondo. Ho capito nel modo più difficile che trovare lavoro è un lavoro quando parti da zero, quantomeno come freelance. Ho fatto molti errori che tu dovresti evitare.

Ero sicuramente avvantaggiata dall’avere una precedente esperienza ma non ero pratica di questo mondo, non ero abituata a dovermi trovare costantemente clienti e lavoro.

Per un certo periodo sono stata testarda, diciamo così: sono andata avanti con il paraocchi inviando poche proposte e cercando tante richieste. Non ho pensato subito a farmi un sito personale, a farmi trovare dai potenziali clienti lavorando sui canali di inbound.

I portali per annunci di lavoro funzionavano ancora abbastanza bene e ho sicuramente sprecato troppe energie nell’aspettare l’occasione giusta. Oggi il mondo del lavoro freelance è completamente cambiato e assumere un atteggiamento passivo non premia.

Restare in attesa dell’occasione perfetta, o puntare su pochi potenziali clienti che ci sembrano veramente quelli giusti, è una strategia perdente. Perché il mondo del lavoro va veloce e serve intraprendenza per procacciarsi le occasioni migliori.

Inoltre, abbiamo a disposizione strumenti che anni fa non c’erano, prime fra tutte le piattaforme per freelance, che sono luoghi dove la domanda e l’offerta si incontrano, ed è naturale che una gran parte delle aziende vada lì per cercare il freelance che ha bisogno.

E sono state proprio le piattaforme per freelance a farmi togliere il paraocchi…

Terzo passo: agitare le acque e mettere in moto il meccanismo

Il paraocchi mi è stato strappato di forza dal viso quando in un mese, grazie a Upwork, sono riuscita a procurarmi più lavoro di quanto riuscissi a gestirne. Ecco, quella è stata la svolta. Che mi ha fatto capire una cosa importante:

Quando inizi, la tua preoccupazione non deve essere quella di guadagnare a sufficienza subito, nell’immediato. Deve essere quella di mettere in moto il meccanismo, che una volta messo in moto ti porterà lavoro in maniera costante.

Ti assicuro che bastano pochi clienti per mettere in moto questo meccanismo, anche perché le competenze di copywriting, quando ti elevi dal livello del mero esecutore, sono ricercate e ben retribuite e quindi basta veramente una manciata di clienti per guadagnare bene.

Due fattori sono stati fondamentali per me per cambiare il destino della mia attività da copywriter:

  1. Imparare a utilizzare strategicamente l’outreach
  2. Imparare a posizionarmi in maniera strategica sulle piattaforme dove avevo bisogno di esserci

Inizialmente mi sono posizionata solo su una, Upwork, a mio parere quella più utile se punti a un certo tipo di clienti (aziende di medio e alto livello, multinazionali). Cosa intendo con posizionarmi in maniera strategica?

Intendo investire del tempo nel dare vita a un profilo ben ottimizzato a livello SEO e ben scritto in ottica marketing. Questi due elementi ti aiutano enormemente a ottenere le prime collaborazioni tramite una piattaforma di questo tipo, ottenere i primi feedback e quindi mettere in moto il meccanismo che poi… lavora da sé.

Perché il risultato è che, se hai un profilo ben ottimizzato e uno o due lavori portati a termine, rimani costantemente in vetrina e riesci a intercettare tutte quelle aziende che utilizzano questo canale per cercare un freelance proprio come te.

Ma la cosa più bella è che il meccanismo è replicabile su altre piattaforme. Prendi Linkedin, ad esempio (e se ancora non mi segui, puoi farlo qui). Anche su Linkedin il posizionamento è cruciale.

È un social network e non una piattaforma di lavori per freelance, certo, quindi per alimentare il suo meccanismo serve anche un minimo di attività (inizialmente, anche solo commentare i post altrui), ma posizionarsi in maniera strategica è quanto mai fondamentale anche lì, dato che c’è un algoritmo.

Chi cerca qualcuno come te, infatti, può trovarti grazie all’ottimizzazione che hai fatto del tuo profilo. E non è poco, te lo assicuro.

Quarto passo: curare la propria visibilità su più canali

aprire un canale youtube

Una volta messe in moto le cose, ho fatto quello che, potessi tornare indietro, farei molto prima: essere presente sul web con vari touch point. Ovvero essere visibile su più canali, da più persone, in diversi modi.

Se vuoi arrivare alla fortunata situazione in cui è il lavoro che arriva a te e non sei tu che ogni giorno devi preoccuparti di trovare nuovi clienti, dovrai fare in modo di essere trovabile e visibile.

E questo lo puoi fare con quelli che sono gli strumenti stessi del tuo lavoro: la creazione di contenuti ottimizzati SEO e il copywriting. Qualche idea?

  • Un sito personale dove parli dei tuoi servizi
  • Un blog dove pubblichi contenuti che possano intercettare la tua audience ideale
  • Uno o più canali social dove crei contatti, ti fai conoscere per quello che sei e condividi la tua competenza
  • Una newsletter da inviare a frequenza regolare
  • Un canale YouTube

Manco a dirlo, alla base di tutto quello che fai deve esserci una strategia. Ma siccome quasi tutti i canali che ho menzionato qui sopra sono soggetti alle logiche della SEO, ti conviene anche iniziare appena possibile, ovviamente dopo aver elaborato una strategia che abbia senso.

Assieme alla visibilità arriva anche lei, la skill più odiata da quasi tutti i freelance del mondo: la necessità di imparare a vendersi. O quanto meno, a promuoversi. Ti assicuro che prima superi questo potenziale ostacolo, meglio è per la tua carriera da copywriter.

Nel momento in cui decidi di iniziare a lavorare come copywriter freelance sei sul mercato come prestatore di servizi e, come avrai capito leggendo la mia storia, non puoi sederti sul divano e aspettare che gli altri bustino alla tua porta.

Anche i più grandi marchi del mondo investono regolarmente decine, centinaia di migliaia di euro in pubblicità. Ci sarà un motivo, no? Se ne hanno bisogno loro, puoi facilmente immaginare che ne abbiamo bisogno anche noi di visibilità, sia essa organica o a pagamento.

Considerazioni finali: crescere di livello come copywriter freelance

Ci siamo quasi… tieni duro ancora qualche minuto, ho praticamente finito di raccontarti la mia storia. In questo paragrafo finale troverai alcune considerazioni importanti, le stesse che mi hanno permesso di arrivare dove sono.

ll concetto fondamentale da capire è uno: una volta che il meccanismo si mette in moto, se lavori bene si autoalimenta. Lavorare con clienti sempre migliori, di livello sempre più alto, mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze e di accrescerle e questo a sua volta mi ha permesso di lavorare per clienti ancora migliori.

Lavori di più alto profilo, clienti di più alto livello, guadagni più alti. Inoltre, per chi lavora come freelance come noi, ogni bel lavoro fatto porta con sé dei dati che dimostrano quanto hai lavorato bene e cosa sei in grado di fare per gli altri. E come conseguenza, trovare lavoro diventa sempre più facile.

Per arrivare a lavorare per questo tipo di clienti per me è stata fondamentale l’apertura a un contesto internazionale e al mondo delle startup e delle multinazionali. Non c’è dubbio che si lavori ad un altro livello.

Siamo alla fine, quindi ecco un mega riassuntone di tutti gli step che abbiamo visto:

  1. Abitudine alla scrittura, che si traduce in facilità e completa padronanza di questo mezzo comunicativo
  2. Non avere paura di sporcarsi le mani, facendo più cose possibili nell’ambito della scrittura e del copywriting
  3. Dotarsi di un approccio strategico alla ricerca di lavori e clienti: metti nero su bianco una strategia e capisci cosa devi fare per ottenere i clienti che hai bisogno
  4. Imparare a vendersi. E questo significa anche imparare a conoscere molto bene i tuoi punti di forza le tue specificità e utilizzare i mezzi del copywriting e della scrittura SEO per metterli sotto agli occhi degli altri
  5. Curare strategicamente la tua visibilità in un’ottica multicanale
  6. Alzare l’asticella. Che non significa solo alzare i prezzi, ma cercare di alzare il livello dei clienti per i quali lavori

Questo, per sommi capi, è il percorso che ti aspetta se parti da zero e vuoi arrivare a lavorare come copywriter freelance di alto livello. Non è un percorso difficile, non sono cose complicate… sono cose impegnative, che è diverso. 

Se hai anche solo la sensazione di non saperne abbastanza, se non ti senti sicuro delle tue competenze di scrittura efficace e copywriting… non pensarci su nemmeno un momento: formati.

L’investimento in formazione si ripaga da solo, se scegli la formazione giusta. Provare per credere.

Spero che leggere la mia storia ti sia piaciuto, ma soprattutto ti sia stato utile: ora mi piacerebbe leggere la tua… ti aspetto nei commenti!

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Anna Pozzi

Copywriter e content strategist con un passato da giornalista, oggi si realizza nel formare chiunque desideri lavorare con il copywriting e trasformare la passione per la scrittura in una professione.

Quando non fa ciò, è impegnata ad aiutare le aziende migliori a far esplodere la loro comunicazione.

Nei momenti in cui non ha le mani sulla tastiera o una penna in mano, o è immersa nella natura o sta viaggiando (nei casi più fortunati, tutt'e due).

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