Anna Pozzi

Ma tu lo sai come funziona Upwork? Quello che devi sapere per non sprecare il tuo tempo sulla piattaforma [aggiornato 2024]

Una guida su Upwork: non starò forse esagerando? In fin dei conti basta registrarsi, caricare una foto decente per il profilo e iniziare a candidarsi a raffica a più progetti possib… Alt.

Se questo è quello che pensi, preparati a fare numerosi screenshot di questo articolo (o se preferisci i metodi old style, a stamparlo e inserirlo in una busta di plastica). 

Perché capire come funziona Upwork sembra semplice, ma non lo è. La piattaforma per lavori freelance che sta diventando famosa anche in Italia si serve di un algoritmo abbastanza complesso, e o lo conosci e lo sfrutti o… rimani al palo.

Sono cambiate numerose cose nel corso del 2023 e per questo motivo ho aggiornato questa guida con le ultime novità relative alla piattaforma.

Ma basta spoiler: continua a leggere e scopri cosa non puoi non sapere prima di iniziare.

Come usare al meglio Upwork per trovare lavori di copywriting

Prima di iniziare, ci tengo a dirti che questo sarà solo un articolo introduttivo. Per capire come funziona Upwork e imparare a usarlo al meglio non basta certo questa lettura.

Ma ho già in programma di scrivere una guida molto più approfondita in futuro, quindi se ti interessa l’argomento… stay tuned – come si suol dire.

Innanzitutto devi subito capire una cosa: Upwork è una piattaforma che può portare grandi vantaggi sia se usata attivamente (per candidarsi a progetti) sia passivamente (come vetrina).

Personalmente sono anni che non mi candido attivamente a un progetto, ciononostante continuo a ricevere inviti e richieste di contatto molto interessanti – che si trasformano, più spesso che no, in lavori da migliaia di euro.

La seconda cosa da capire se si vuole avere successo e guadagnare con Upwork è che la selezione dei progetti a cui candidarsi va fatta non bene, di più!

A questo scopo Upwork mette a disposizione una serie notevole di filtri (da desktop, li trovi nella colonna sinistra della pagina dei risultati di ricerca), che ti consiglio caldamente di imparare a utilizzare bene:

  • Per evitare clienti da dimenticare
  • Per massimizzare le tue chances di essere scelto
  • Per trovare progetti che siano reali opportunità di crescita e non “tappabuchi” da quattro spicci

Va da sé che se i filtri li usiamo noi… li useranno anche le aziende che cercano il freelance giusto: e infatti è proprio così. Ma qui si apre un altro capitolo…

Nella pagina di ricerca, la colonna di sinistra è occupata dai filtri. C’è anche la possibilità di fare una ricerca avanzata e specificare ulteriormente i risultati (a destra della barra di ricerca)

Ottimizzare il profilo su Upwork: lo step che non può mancare

Come mi trovano tutte le aziende che mi invitano ai loro progetti o che mi contattano direttamente su Upwork? Tramite la barra di ricerca.

E come immagino tu sappia, quando c’è una ricerca c’è anche un motore di ricerca, un algoritmo e una strategia di ottimizzazione dei contenuti (pensa a Google e a come si ottimizza un blog per la SEO)

Upwork non fa eccezione. Quindi se vuoi avere successo su questa piattaforma… te tocca lavorà! Gli elementi che fanno parte di una strategia di ottimizzazione del profilo sono:

  • Le parole chiave per le quali vuoi/ti conviene essere trovato
  • Le skill che Upwork ti chiede di abbinare al tuo profilo
  • La foto profilo
  • La tariffa oraria
  • La descrizione
  • Il portfolio
  • Il tasso di completezza del profilo

Come puoi capire se il tuo profilo è ottimizzato a dovere? Upwork ti mette a disposizione utili statistiche (sezione “My Stats”): se le visualizzazioni del tuo profilo stanno a zero… c’è qualcosa che non va.

Quando ingrani e cominci a lavorare regolarmente sulla piattaforma, anche le statistiche relative agli inviti che ricevi sono un indicatore importante in tal senso.

Novità 2023: Upwork ora ti dà la possibilità di “spingere” in alto il tuo profilo nella classifica dei freelancer che le aziende vedono quando devono scegliere se invitare un professionista al job posting che hanno appena pubblicato. Ovviamente, a pagamento.

L’opzione si chiama Boost your profile e funziona alla stessa maniera degli annunci PPC (Pay Per Clic). Imposti una cifra (bid) che sei disposto a pagare per un posto nella top 3 di quella classifica, un budget giornaliero/totale, scegli la categoria e la specialità all’interno della quale vuoi essere visibile e il gioco è fatto.

Se avrai puntato la cifra maggiore, otterrai un posto in cima alla classifica. La conseguenza di ciò? Avrai maggiori possibilità di ricevere inviti personali ai lavori postati dalle aziende (che è in effetti il modo migliore per aggiudicarsi più lavori).

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Connect e proposal: come candidarsi su Upwork

Fin qui abbiamo visto quello che riguarda la fase di preparazione, per così dire. Ma come funziona Upwork dal punto di vista della domanda-offerta di lavoro?

In maniera molto semplice:

  1. Le aziende pubblicano dei progetti (job posting)
  2. I freelancers si candidano inviando una proposta (proposal)
  3. Per inviare una proposta devi “spendere” un certo numero di connects, la “moneta” digitale di Upwork

Quando ti registri su Upwork con un account gratuio (‘Basic’) te ne vengono regalati 40 e ogni mese ne ricevi gratuitamente 10; una volta finiti li puoi acquistare (costano poco: 0,15$ l’uno) o li puoi vincere lavorando bene.

Upwork vende i connects in pacchetti da 10, 20, 40, 80 e via dicendo, oppure puoi acquistare una quantità personalizzata. Non ci sono sconti sulla quantità, ma se opti per il profilo ‘Plus’ (a pagamento: 14.99$/mese) ogni mese ne ricevi 70.

Come guadagnare badge lavorando?

  • Quando ottieni il badge Rising Talent ne ottieni 30 in regalo (i criteri di assegnazione del badge li trovi qui)
  • Quando, dopo aver inviato una proposta, ottieni un’intervista con clienti selezionati da Upwork ottieni un numero variabile di connects in regalo
  • Ottieni connects bonus anche se completi una Upwork Skill Verification (a cui però, attualmente, puoi accedere solo su invito da parte della piattaforma stessa)

Personalmente ho comprato connects solo all’inizio della mia avventura su Upwork… Poi non ne ho più avuto bisogno. Il sistema dei connect bonus funziona bene, se lavori bene.

Il punto su cui soffermarsi però non è quanto ti costa inviare una proposal. Sono due i fattori importanti per avere successo su Upwork ed essere selezionati spesso:

  • Come scrivi una proposal: questo direi che è l’aspetto più importante. Sono mediamente scritte male e spesso scritte “in serie” (copia-incolla come non ci fosse un domani). Se vuoi essere scelto, devi fare il contrario: personalizza e struttura la tua proposal in maniera efficace
  • Per quali progetti decidi di candidarti. Se un progetto è stato pubblicato già da qualche giorno e ha ricevuto oltre 50 proposte, gira alla larga (a meno di non sapere di essere la persona perfetta per quel progetto: io l’ho fatto un paio di volte, sempre ottenendo il lavoro)

Quanto si guadagna con Upwork?

La domanda da un milione di dollari… a cui risponderò così: anche un milione di dollari, se sei molto bravo! Su Upwork il livello delle aziende è medio-alto, si trovano facilmente multinazionali pronte a pagare molto bene freelancers talentuosi in grado di aiutarle a risolvere i propri problemi.

Quando ti candidi per un progetto, tieni sempre in considerazione la fee che Upwork trattiene su ogni lavoro da te completato, che da maggio 2023 è pari al 10%. Ottieni e completi un progetto sa 500$? La piattaforma tratterrà 50$ e tu potrai ritirarne 450$.

Upwork offre anche la possibilità di lavorare con clienti non registrati sulla piattaforma, invitati direttamente da te. Il vantaggio? I pagamenti verranno gestiti tramite la piattaforma, che tratterrà solo una fee pari al 3,4%.

Evan Heron è uno dei tanti freelancers che ha superato il milione di $ guadagnati su Upwork

Progetti e consulenze: un’arma in più da usare su Upwork

Chiudo questa panoramica con un consiglio extra: prendi in considerazione di usare tutte le armi che Upwork ti mette a disposizione. Abbiamo visto che è una piattaforma dove sono le aziende a condurre il gioco (loro propongono, tu ti candidi).

Una piccola parte di Upwork, però, funziona come un marketplace – proprio come Fiverr, se lo conosci – e se non conosci le piattaforme per freelance, è ora di farlo!

Ogni freelancer ha infatti l’opportunità di aggiungere al proprio profilo i progetti e le consulenze. I progetti sono servizi “chiavi in mano” venduti a un prezzo fisso: il cliente vede, valuta e compra senza bisogno di intavolare una trattativa con te.

Le consulenze sono la stessa cosa ma, appunto, nell’ambito della consulenza: puoi mettere a disposizione la tua competenza su un dato argomento per i clienti, scegliendo di offrire consulenze della durata che desideri e al prezzo che desideri. Anche in questo caso il cliente vede, valuta e compra con un clic.

Perché scegliere di aggiungere progetti e consulenze al proprio profilo?

  • Per farti notare nella pagina dei risultati di ricerca (la disponibilità a offrire consulenze viene evidenziata visivamente da un piccolo badge colorato)
  • Per farti notare dall’algoritmo: sì, i progetti vengono spesso “privilegiati” e inseriti nella prima pagina dei risultcati per una specifica ricerca
come funziona upwork remote work

Cose da non fare (mai!) su Upwork

Un’ultima nota finale: abbiamo visto tutto quello che è meglio fare, ma ci sono anche cose che sono assolutamente da non fare se si vuole avere successo su Upwork.

Prima in ordine di importanza: lavorare male. Sì, lo so, sembra scontato. Ma non lo è e ti spiego perché: ogni tuo lavoro viene valutato dal cliente tramite un feedback pubblico e uno privato (che tu non puoi vedere, lo conosce solo Upwork).

Se lavori male e prendi punteggi bassi, il tuo Job Success Score (il tasso di efficacia che la piattaforma ti assegna) scende e verrai scelto meno. Ti dico solo che le aziende possono filtrare i risultati di una ricerca anche in base al Job Success Score.

Chi vorrebbe lavorare con una persona che ha un tasso di successo pari o inferiore al 60-70%?

L’altra cosa che è importantissimo non fare è portare i lavori fuori dalla piattaforma. Si rischia il ban da Upwork, che per policy può leggere tutti i messaggi che scambi con i clienti. Quindi anche se il cliente insiste… tieni duro!

Oppure scegli, assieme al cliente, di pagare la fee che Upwork chiede per portare fuori legalmente il progetto; la paghi una sola volta ma non è proprio bassa, te lo anticipo.

Insomma, se ti va di giocare al gioco di Upwork… conosci le regole e gioca correttamente. Ma soprattutto, investi del tempo per conoscere a fondo la piattaforma e pianificare una presenza strategica su di essa: ti assicuro che il tuo impegno verrà ben ripagato.

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Anna Pozzi

Copywriter e content strategist con un passato da giornalista, oggi si realizza nel formare chiunque desideri lavorare con il copywriting e trasformare la passione per la scrittura in una professione.

Quando non fa ciò, è impegnata ad aiutare le aziende migliori a far esplodere la loro comunicazione.

Nei momenti in cui non ha le mani sulla tastiera o una penna in mano, o è immersa nella natura o sta viaggiando (nei casi più fortunati, tutt'e due).

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