Sì, è il momento giusto per aprire un blog. E sì, lo era anche circa vent’anni fa. Esatto, hai capito: il blog non passa di moda. Anzi, è più utile ora di quanto non lo sia mai stato.
Perché l’era del blog personale è quasi finita, mentre l’era del blog come strumento di marketing è pronta da cavalcare. Ma se non sai come aprire un blog e farne un’occasione per guadagnare…
Continua a leggere perché ora te lo spiego!
Aprire un blog e guadagnare con la scrittura: ti piacerebbe, eh? Ecco come fare
C’era una volta la Ferragni. Ma c’era una volta anche Mr. Beast, lo youtuber più seguito e famoso al mondo che con la sua attività su YouTube guadagna decine di milioni di dollari l’anno.
E sai cosa ti dico? Che sono la punta di un iceberg che non si è ancora sciolto e non ha nessuna intenzione di farlo. E sul quale ognuno di noi può trovare un suo posto al sole. Anche tu.
Perché aprire un blog e guadagnare con la scrittura è un’opportunità davvero a portata di tutti. A patto di muoversi nel modo giusto. A partire dai primi passi, quelli che segnano la direzione.
Ma andiamo con ordine: innanzitutto, perché ho accomunato la più nota blogger italiana al più famoso youtuber americano?
Due parole: SEO e content consumption
I blog, esattamente come i canali YouTube, sono “luoghi” dove le persone si recano per consumare contenuti. Perché ne hanno fame, sì, e molta anche!
Tu puoi essere la persona che dà loro il cibo che bramano, e puoi anche fare in modo che quel cibo appaia sotto i loro occhi nel momento in cui hanno più fame.
Non sono impazzita, seguimi:
- Se crei un blog verticale su un tema piuttosto circoscritto e lo popoli di contenuti interessanti, “sfami” persone affamate di quel tema
- Se ottimizzi i contenuti che crei per la SEO fai in modo che chi ha fame di quel tema trovi proprio il “cibo” che hai preparato tu nel momento in cui ne ha più bisogno
…In questo modo, tu non avrai mai “tavoli” vuoti nel tuo “ristorante”. E se lavori bene, non solo non avrai clienti insoddisfatti, avrai tanti clienti di ritorno, che al tuo “ristorante” ci tornano regolarmente – ogni volta ch c’è qualcosa di nuovo da consumare.
A proposito di retention e fiducia. Forse lo sai già, ma lo ripeto comunque: il cliente migliore è quello che hai già. E il modo migliore per tenersi un cliente è quello di fidelizzarlo attraverso un’offerta continua e costante di contenuti di valore che per lui sono interessanti.
Il blog è lo strumento d’eccellenza per fare ciò. Se ai tuoi lettori piace ciò che “servi”, torneranno. E quando si cibano dei tuoi contenuti una, due, tre, venti volte… difficilmente potranno farne a meno. Et voilà: ti sei creato un’audience interessata. La base per qualsiasi progetto che punta alla monetizzazione di un blog.
Il segreto – non segreto – per aprire un blog da cui guadagnare è questo
Devi partire proprio da qui: la scelta del tema, dell’argomento o degli argomenti (correlati) di cui parlerai nel tuo blog. Quelli che possono interessare un’audience che hai in mente di conquistare.
Ricordi cosa ho detto all’inizio?L’era del blog personale è finita. In un certo senso ti ho mentito: è doveroso infatti specificare che l’elemento personale è più importante che mai.
- Ciò che va bene: un blog su un argomento chiaro e definito, ricco di contenuti che esprimono un punto di vista/un’esperienza personale
- Ciò che NON va bene: un blog incentrato su di te in cui parli di tutto quel che ti garba, saltando di argomento in argomento
Il secondo tipo di blog è stato soppiantato, distrutto potremmo dire, dai social. Mentre i blog ricchi di esperienza personale sono merce rara e sempre più richiesta, perché il blog inteso esclusivamente come strumento per attirare traffico, infarcito di contenuti freddi e impersonali, è stato fin troppo sfruttato negli anni scorsi.
Questo modello di blog viene ancora oggi sfruttato, è pieno di aziende là fuori che investono in contenuti da quattro lire, scritti per due lire da qualche freelancer che non ha capito come funziona il mondo del freelancing, o generati da un tool di intelligenza artificiale.
Ne buttano in rete decine a settimana, con il solo scopo di posizionarsi per il maggior numero di parole chiave possibile in una determinata nicchia.
Ma noi non vogliamo competere con questo tipo di blog. Vogliamo metterci su tutt’altra strada, quella che porta a posizionarci come esperti, punti di riferimento per un preciso argomento.
Ricorda questo concetto:
prima tu, poi la SEO
Fidati, è l’unico modo per costruire una solida casa di mattoni che resiste alle intemperie… e non una capanna di frasche che viene giù alla prima folata di vento un po’ seria.
Come apro un blog? Parti da una bella ricerca di mercato
Ti ho nominato la SEO, ma per ora lasciamola un attimo da parte. La SEO viene dopo – sì, credimi sulla fiducia.
La prima cosa che devi fare è assicurarti che ci sia mercato per quello di cui vuoi parlare. Ricordi? Vuoi aprire un blog anche per guadagnare, non solo per avere un output per i tuoi pruriti di scrittura.
Anche perché, apro una parentesi e la chiudo velocemente, se vuoi solo sfogare il tuo desiderio di scrivere… scrivi su una Moleskine. Ti conviene. Aprire un blog e tenerlo aggiornato richiede molto lavoro, sicuramente di più che buttare su carta i tuoi pensieri.
Se invece desideri che gli altri leggano ciò che scrivi, se desideri comunicare (desiderio sacrosanto!), allora la prima cosa che devi fare è proprio rispettare gli altri.
Come?
- Esiste un pubblico interessato a quello di cui voglio parlare?
- Se sì, che caratteristiche ha questo pubblico?
- E di cosa vorrebbe sentirmi parlare, nello specifico, questo pubblico?
In estremissima sintesi, queste sono le domande a cui dovrebbe rispondere una ricerca di mercato. Dovrebbe anche permetterti di capire quanti già fanno quello che vorresti fare tu.
La ricerca di mercato ti serve per capire come posizionarti, in quale nicchia del mercato inserirti.
Cos’è una nicchia? Considerala un sotto-insieme interno a un segmento di mercato, che a sua volta è un sotto-insieme del mercato. La nicchia rappresente un gruppo di persone unite da bisogni e caratteristiche omogenei e particolari.
Ti faccio un esempio pratico. Metti che sei un appassionato di food e cucina in generale e vuoi dare sfogo a questa tua passione tramite un blog.
“Apro un blog di cucina” vuol dire tutto e niente, su questo spero che concordiamo.
Devi trovare un tuo posto e un tuo pubblico, interessato a quello che hai da dire tu sulla cucina.
A seconda delle competenze che possiedi e dei tuoi interessi specifici, potresti ad esempio…
- Aprire un blog che parla di cucina vegana
- Aprire un blog in cui raccogli ricette
- Aprire un blog che parla solo di Cake Design
Ma questo non è abbastanza. All’interno di questi target, puoi trovare altrettante nicchie:
- Un blog di cucina vegana per sportivi
- Un blog in cui raccogli ricette esclusivamente senza zucchero
- Un blogo che parla solo di Cake Design per persone che vogliono aprire un laboratorio casalingo
…Le cose cambiano notevolmente, concordi?
Bene, se concordi avrai anche capito un’altra cosa importante…
Il TUO blog deve partire dalle TUE competenze
La ricerca di mercato dovrebbe aiutarti a individuare una nicchia nell’ambito di un segmento per il quale hai già una spiccata propensione.
Per il quale hai una passione.
Se hai passione, probabilmente hai anche conoscenza e competenze. Certo, nessuno ti vieta di scegliere di parlare di qualcosa in cui sei competente (magari per lavoro) ma che non ti esalta… Però riflettici: che contributo daresti?
Mediocre, probabilmente. Se invece un argomento ti infiamma, ecco quello è il punto da cui partire. La ricerca di mercato ti servirà per capire, all’interno dell’ambito di tuo interesse, dove piantare una bandierina.
Dove e come reclamare un territorio tutto tuo. Perché farlo? Perché scegliere una nicchia? Se ci pensi, può sembrare un ragionamento controintuitivo…
Se mi specializzo troppo avrò meno potenziali lettori (e meno potenziali clienti). Un blog di ricette per tutti ha un target molto più ampio di uno dedicato solo alle ricette senza zucchero…
A livello logico, il ragionamento non fa una piega. Più il potenziale pubblico è ampio, più possibilità avrai di intercettare potenziali lettori e clienti, no?
No. Le persone cercano e vogliono esperti. Si affidano agli specialisti, perché pensano – quasi sempre correttamente – di poter ricevere informazioni e aiuto più specifici e quindi più efficaci.
Nel momento in cui apri un blog e inizi a creare contenuti su un argomento, vieni percepito come un esperto. E quindi guadagni in automatico credibilità e autorevolezza riguardo a uno specifico argomento, quello di cui parli.
Ecco perché è conveniente stringere il focus su una nicchia: per presentarsi al target di riferimento come la persona più indicata per risolvere il loro problema.
È il momento della SEO: non saltare per nessun motivo questo step
Hai una casa, ora. Almeno idealmente. Hai capito come posizionarti, magari hai anche trovato un nome per il tuo blog (del dominio parliamo più avanti, verso la fine dell’articolo… ci arriviamo, non temere!).
Ora però devi dedicarti a una fase di lavoro che può essere abbastanza noiosa, a tratti complicata, ma non per questo va saltata. Anzi.
Pianificare il posizionamento SEO del tuo nuovo blog è un po’ come dare un nome alla via dove sorge la tua “casa” (il tuo blog) e mettere un numero civico sulla sua facciata.
Grazie alla SEO le persone interessate a quello di cui vuoi parlare possono trovarti, grazie alla SEO tu puoi garantirti che altre persone come loro ti trovino per mesi e anni a venire.
La potenza di un blog è principalmente questa: può intercettare il traffico che 24/7 scorre sulle autostrade della rete. E può farlo per anni.
È un po’ come installare un gigante cartellone LED che dice “Esci qui se vuoi quello che ti interessa” su questa enorme autostrada.
Ma le persone prenderanno l’uscita per il tuo blog solo se sarai in grado di mettere l’“etichetta” giusta sui contenuti che creerai: deve essere quella che le persone vanno cercando.
Questo si fa scegliendo le parole chiave giuste per il tuo blog, quelle che rispecchiano l’argomento di cui vuoi parlare e l’intento di ricerca delle persone che utilizzano Google per soddisfare un loro bisogno di informazione.
Senza addentrarci in questioni troppo tecniche, ti basti ricordare questi concetti-chiave:
- Devi suddividere l’argomento principale del tuo blog in circa 5 categorie relative a sotto-argomenti correlati
- A ogni categoria devi far corrispondere un set di parole chiave che rispecchiano gli argomenti specifici di cui vuoi parlare
- Quelle parole chiave (una volta scelte e valutate con cura) le userai all’interno dei singoli blog post che scriverai
- Dovrai scrivere contenuti ben ottimizzati per la SEO e avere un po’ di pazienza: la SEO è lenta a partire, ma dopo 6-12 mesi, se hai lavorato bene, i risultati arriveranno
Nota bene: è possibile ottenere i primi riscontri lato SEO anche in meno tempo. Dipende molto dalla tua bravura con il SEO content writing e dalle parole chiave che sceglierai.
Ma ad ogni modo, la SEO non porta mai risultati immediati (nessuna strategia basata sul canale organico lo fa).
Però quando poi li porta… Guarda lo screenshot qui sotto: si riferisce al blog di Riccardo Esposito, My Social Web. 100.000 visite organiche mensili.
Sei a buon punto. Ora organizza il tuo lavoro
Sai qual è la difficoltà principale nel creare un blog da monetizzare? La costanza. Non è difficile aprire un blog (tra poco vedremo come farlo all’atto pratico), il difficile è alimentarlo e mantenerlo.
E la costanza è figlia dell’organizzazione. Quindi, accetta un consiglio da una disorganizzata per natura: fai un bel piano editoriale per il tuo blog.
- Una volta scelto l’argomento principale, “scomponilo” in 4 o 5 sotto-argomenti: saranno le tue categorie
- Per ognuna di queste categorie, butta giù una lista di idee per possibili articoli
- Lega ognuna di queste idee a una parola chiave (sì, ormai l’avrai capito: conoscere la SEO è vitale per aprire un blog)
Non è necessario che tu faccia un vero e proprio calendario editoriale per il momento. Ma è fondamentale avere un documento che ti dice in che direzione andare.
Questo documento sarà il tuo “tesoretto” a cui attingere ogni volta che dovrai creare un contenuto per il tuo blog.
E credimi, trovare una lista di idee già pronte con tutta la parte tecnica già preparata, è un enorme aiuto per la creatività.
Personalmente mi spingo fino a ipotizzare l’H1 di ogni papabile articolo che metto in lista. Avere una struttura già semi-pronta mi aiuta a iniziare a scrivere velocemente ogni volta che mi sento nel mood giusto per farlo.
Se Excel ti fa schifo (siamo in tanti a non gradirlo, consolati!) puoi anche racchiudere il progetto del piano editoriale in Notion, ad esempio, o in Trello, oppure prendere in mano la Moleskine e la penna e fare un progetto su carta… molto vintage.
Vale tutto, basta che progetti e organizzi!
Cerchi un template per il piano editoriale? Ne ho preparato uno standard che puoi scaricare, include anche le istruzioni per compilarlo e sfruttarlo al meglio. Clicca sul link qui sotto:
Template piano editoriale per blog – scarica ora
Cosa succede se non lo fai
Sai cosa succede se non ti metti a pianificare i contenuti per il tuo blog? Succede che ti areni. Inutile indorare la pillola o usare giri di parole: se non sai cosa scrivere, smetterai di farlo in breve tempo. Non possiamo sempre aspettare l’ispirazione, o meglio possiamo farlo ma per la parte di scrittura vera e propria, non per quella di generazione di idee.
Personalmente faccio così:
- Inizio sempre con un piano editoriale come quello che puoi scaricare qui sopra: ho chiari argomento principale, sotto-argomenti e lista di idee per possibili articoli
- Quando mi viene una nuova idea per un articolo la annoto dove capita (generalmente sul telefono) per non perderla
- In un secondo momento, la inserisco nel piano editoriale e verifico che sia coerente con l’argomento generale, come posso ottimizzarla a livello SEO (con quale parola chiave?), che tipo di contenuto realizzare (breve? Pillar?)
Quando si tratta di scrivere, invece, ho due possibilità: se devo produrre uno specifico articolo, perché magari è legato a una campagna o al lancio di un prodotto ecc., mi metto lì buona buona e scrivo. Partendo da tutte le info tecniche che ho già raccolto (titolo, parole chiave, lunghezza ecc.)
Se invece ho carta bianca, allora mi lascio sì guidare dall’ispirazione e scrivo il contenuto che ho maggiormente voglia di scrivere. Come in questo caso: stavo popolando il piano editoriale per i prossimi mesi e mi sono accorta che avevo proprio voglia di scrivere una guida per chi vuole iniziare con un blog.
Ho smesso di fare il piano editoriale e ho iniziato a scrivere.
Adesso ti serve lo spazio. Quello virtuale: gli aspetti tecnici di aprire un blog (per guadagnare)
Bene, la parte di progettazione è finita. Complimenti, battiti un cinque da solo! Ora ti tocca pensare agli aspetti tecnici. No, non fare quella faccia: può anche essere divertente, te lo assicuro!
Però chiariamoci subito le idee:
- Non puoi creare un blog su Blogger se intendi guadagnarci seriamente (o anche solo se lo vuoi usare come strumento di marketing)
- Non puoi prendere una delle altre “scorciatoie” possibili per iniziare a scrivere in tempo zero senza preoccuparti della parte tecnica
Il blog è la tua casa, in fondo, ha senso preoccuparsi che abbia sane fondamenta, che ti assicuri lo spazio necessario e che sia piacevole da abitare e da vedere.
Scomponendo questi aspetti e facendo una “lista della spesa”, cosa ti serve quindi per aprire un blog (un blog per guadagnare, non un blog personale)?
- Un dominio. Questo è il nome della tua “casa”: il mio, ad esempio, è www.annapozzi.com. I domini si comprano e costano relativamente poco
- Un servizio di hosting che ti permetta di ospitare materialmente il blog e la piattaforma sul quale prenderà vita e che ti consenta di pubblicarlo
- Un CMS, un Content Managing System, l’applicativo che ti permette di creare gli articoli, corredarli di contenuti multimediali, gestirli e organizzarli
Vuoi farla facile? Scegli una soluzione pronta all’uso come quelle di Serverplan
Se vuoi risolvere il problema tecnico in un sol colpo, le soluzioni “chiavi in mano” sono le migliori. Attenzione però, non sto parlando di Wix e simili. Devi optare per una soluzione che ti lasci il controllo assoluto.
Tra le soluzioni pronte all’uso, io ho scelto Serverplan, che in un unico pacchetto ti dà dominio, hosting e CMS pre-installato, a un prezzo assolutamente ragionevole.
Con il piano Startup WordPress, quello che uso attualmente, hai dominio incluso, WordPress già installato e sempre aggiornato, 20 GB di spazio su cloud, 50 account email a tua disposizione, backup giornaliero e traffico illimitato.
Insomma, ciò che ti serve per partire. E non devi impazzire a configurare nulla perché è tutto già sistemato: tu fai quello che devi fare, ovvero scrivere e creare contenuti, loro pensano al resto.
Cosa devi fare per acquistare un hosting WordPress con Serverplan? Segui questi step:
- Clicca su questo link
- Inserisci nel campo “Ricerca veloce” il nome dominio che desideri e verifica che sia libero e acquistabile
- Visualizza le estensioni disponibili e i loro prezzi (.it, .eu, .info ecc.)
- Clicca su “aggiungi al carrello” e poi sul pulsante arancione “continua”
- Nello step 2, associa i servizi di cui hai bisogno e clicca di nuovo su “continua”
- Nello step 3 potrai verificare il tuo carrello e, dopo esserti registrato, nello step 4 potrai concludere l’ordine
WordPress: prima ci prendi la mano, meglio è
Ho citato WordPress e ti ho consigliato di indirizzarti verso un hosting WordPress con il CMS già installato. Ho dato quasi per scontato che la tua scelta ricada proprio su questo CMS. Perché…?
Per alcuni importanti motivi:
- WordPress è la piattaforma di blogging più utilizzata al mondo nonché quella più SEO-friendly disponibile sul mercato
- È gratis
- È personalizzabile facilmente grazie a migliaia di temi pronti all’uso, molti gratuiti, e a tantissimi plug-in che ne ampliano le potenzialità
- Permette una gestione davvero efficace degli articoli e consente di creare anche pagine di vario tipo: se vuoi costruire un sito personale oltre al blog, puoi farlo
- Imparare a “maneggiare” WordPress ti dà un vantaggio competitivo nei confronti degli altri copywriter: spesso i clienti hanno bisogno che tu ci metta mano in autonomia
Lo ammetto: sono stata riluttante a usare WordPress per un bel po’ di tempo. Non mi ci trovavo, semplicemente. Non per il blogging, per il blogging ritengo sia davvero ottimo…
Avevo provato a mettere in piedi il mio sito web da sola e litigavo continuamente con WordPress. Ora però le cose sono cambiate molto e con Elementor, il builder più utilizzato su WP, puoi creare pagine velocemente con il sistema drag’n’drop.
Oppure puoi cercare un bravo web designer su Fiverr o dove preferisci e farti mettere in piedi un sito su WordPress con una spesa davvero contenuta. Ti assicuro che con qualche centiania di euro ti fai realizzare un blog che ti basta per partire, e che poi potrai personalizzare/far crescere in autonomia.
Per iniziare, fatti un giro su wordpress.org e lasciati ispirare. Non è un caso che nella homepage la parola più enfatizzata sia passione…
Ma soprattutto, non perdere l’occasione
Te lo assicuro, non ci vuole molto ad aprire un blog e cominciare a pubblicare. Qualche buona giornata di lavoro.
Probabilmente quel tempo ce l’hai, ma anche se ora non ce l’hai, puoi trovarlo… zero scuse.
La scorsa settimana ho parlato con tre persone che ho formato con un percorso uno-a-uno e tutte e tre mi hanno raccontato dei loro piani per lavorare al progetto del blog.
Una di queste persone si è presa una settimana di ferie per dedicarsi solo alla pianificazione e progettazione di tutte le prossime azioni strategiche necessarie a far partire la propria carriera da copy freelance.
Altre persone, invece, sono entrate in Copy School e stanno acquisendo le competenze di base che servono per dar vita a un blog. Sì perché nel corso c’è un intero modulo dedicato alla scrittura SEO e uno ai contenuti per blog.
Una ragazza, dopo due settimane da quando ha iniziato le lezioni, mi ha scritto oggi per chiedermi un consiglio sul progetto del blog che vuole aprire.
Non ti racconto tutto questo per colpevolizzarti. Voglio spingerti. Perché so che tra te e il sogno di dar vita a un progetto personale… c’è tanto così. Non mi vedi, ma sto avvicinando pollice e indice a indicare che è davvero poco.
La mappa ce l’hai, ora tocca a te fare il primo passo.
Ricorda: prima inizi, meglio è. Il più grosso rimpianto di qualsiasi blogger è quello di non aver iniziato prima… Non fare questo errore anche tu.
Buon blog!
Ciao Anna,
dopo aver tracannato questo articolo, ti butto qui tre riflessioni:
1. sei bravissima, sai sempre raccontare esattamente quello che vorrei sapere
2. sei bravissima, sai sempre crearmi un bisogno
3. sei bravissima, perché quel bisogno puoi soddisfarlo solo tu (o quasi)
Voglio aprire sto blog ! Cucina plant based senza zuccheri liberi? Una casa strategica per la tua esperienza a Napoli?
Ho mille dubbi e una sola certezza: voglio il tuo aiuto (e ritorniamo ai tre punti precedenti, in particolari al 2 al 3 😉).
A prestissimo,
P.S.: ma allora questa carrambata in quel di Milano la facciamo o no?
Ciao Roberta, sono felicissima se hai deciso finalmente di aprire il tuo blog e ti ringrazio davvero per i complimenti!
Due idee valide ma molto diverse. Partirei prima con quello sull’alimentazione, sai bene perché. Ha anche più “respiro” e più possibilità di crescere.
Poi, appena avrai tempo, parti con la seconda, che ha anche quella bei margini di crescita se la orienti sul turismo in città.
Insomma, da fare e da scrivere, volendo, ne hai! 😀
P.S.: per la Carrambata certooo!!